CORSO "PISA"
JOENSUU - FINLAND
8 - 12 luglio 2018
Luce per ventiquattro ore al giorno, il verde dei boschi interrotto dal blu dei laghi, grande cordialità e ritmi rilassati: questa è la sintesi di Joensuu, cittadina della Carelia finlandese a pochi chilometri dalla Russia, grigia e anonima al primo impatto ma capace di scorci incantevoli non appena si raggiunge il fiume che la lambisce. Le scuole che ospitano il corso, con i loro ambienti luminosi, solari e “amichevoli”, esprimono alla perfezione l'atteggiamento finlandese nei confronti dell'istruzione: grandi investimenti negli edifici e nelle attrezzature, presenza di laboratori per lo svolgimento di attività manuali (cucina, falegnameria, metallurgia, cucito), aree relax per studenti e insegnanti, nuove tecnologie. La scuola, aperta anche nelle ore serali per l'educazione degli adulti, è un luogo da vivere anche al di fuori dell'orario delle lezioni. Non c'è da stupirsi se molti giovani finlandesi indicano la professione dell'insegnante come una delle più ambite.
Il corso ha coinvolto 21 partecipanti di cinque diverse nazionalità: francesi, spagnoli, macedoni, statunitensi e italiani. Il confronto in occasione delle attività cooperative è stato arricchente, oltre che piacevole. Non sono mancati i momenti ricreativi e conviviali, come una visita al Parco Nazionale Koli e una serata in riva al lago con tuffi, sauna, canoa e, a seguire, grigliata e danze.
Per sintetizzare il sistema scolastico finlandese, si potrebbe ricorrere a quattro parole:
Cooperazione
Dirigenti, docenti, studenti, genitori, rappresentanti della municipalità collaborano nella definizione del curriculum, nella progettazione del futuro della scuola, nell'organizzazione di interventi a favore dei ragazzi con disagio.
Fiducia
Gli insegnanti finlandesi godono di piena fiducia da parte di studenti e genitori. La possibilità concessa a questi ultimi di entrare in classe e assistere alle lezioni non viene di fatto mai sfruttata.
Concretezza. Cucina, taglio e cucito, falegnameria e lavorazione dei metalli: tutti, indistintamente maschi e femmine imparano a destreggiarsi in queste attività.
Flessibilità
La durata degli studi liceali dipende dall'impegno e dalla dedizione allo studio da parte dei singoli. Fissata sulla carta in tre anni, può allungarsi fino a quattro anni. Nessuna bocciatura, ma l'obbligo di conseguire la sufficienza nelle materie obbligatorie: se si fallisce alla prima prova, è possibile ritentare. Questo favorisce rapporti distesi tra docenti, studenti e famiglie, anche se non risolve il problema dell'ansia, forte in occasione dell'esame di stato conclusivo degli studi superiori.
Una curiosità: l'organizzatore del corso ha raccomandato ai partecipanti di assaggiare le fragole, a suo dire le migliori che avessimo mai mangiato. La mia incredulità è stata smentita dall'assaggio: le fragole tonde e lucide acquistate al mercato erano davvero squisite, mature al punto giusto e saporitissime. La luce per ventiquattro ore al giorno fa davvero miracoli!
Articolo della prof.ssa S. Colombo