CARRICK - IRLANDA
12-23 marzo 2018
I luoghi , la scuola
L’istituto Coláiste na Carraige è situato a Carrick, un borgo di poco più di 400 abitanti, nella contea di Donegal, nel nord-ovest della Repubblica d’Irlanda. Il centro abitato più importante nelle vicinanze, a circa 35 km, è Donegal Town che conta poco più di 2000 abitanti. La scuola è stata fondata negli anni ’50 e l’edificio è stato più volte ampliato. Si presenta tuttavia molto piccolo, più simile ad una nostra scuola primaria di paese che a un istituto superiore ed è vissuto da una comunità di poco più di 200 persone. E’ disposto su un unico piano e intorno ci sono rare abitazioni, pecore al pascolo e a poche centinaia di metri baie, fiordi e l’oceano.
La sala insegnanti
Sorprendente è la sala insegnanti), un vero e proprio spazio soggiorno con angolo cottura, lavastoviglie, frigorifero e microonde. Colpisce la compresenza dell’angolo cottura con gli scaffali con i libri e i documenti dei docenti, le bacheche con gli avvisi e la cartellonistica ministeriale. I grandi tavoli della sala insegnanti e l’abitudine di bersi una tazza di tè o caffè, senza “andare alle macchinette” rendeva i momenti condivisi molto conviviali e rilassati.
Il lavoro in aula con il metodo cooperativo
Ho soprattutto assistito alle lezioni del mio tutor David Doherty. La sua disciplina di insegnamento è scienze, perciò ho frequentato in particolare la sua aula laboratorio. Particolarmente interessante è stato per me inoltre prendere parte ad alcune lezioni di lingua e letteratura inglese. In generale sono rimasta molto colpita dalla grande centralità data agli studenti. La lezione frontale è stata ridotta a brevi momenti di introduzione o puntualizzazione.
La mia prima settimana di permanenza è stata “la settimana del gaelico”, con attività ludiche varie, tra cui un quiz preparato dai ragazzi della scuola, che ha visto in gara studenti di un altro istituto. Gli studenti di Carrick del Junior cycle sono stati a loro volta ospiti nell’altra scuola. Ho partecipato inoltre ad una gita a piedi di un’intera mattinata nei dintorni di Carrick. L’uscita doveva essere interamente in gaelico, tuttavia dopo i saluti di rito, la guida (un anziano volontario, ritengo) ha parlato sempre in inglese, illustrando località storiche e resti archeologici. Tutti i colleghi a cui ho chiesto un parere sull’obbligatorietà dello studio del gaelico si sono detti scettici. Hanno dichiarato che si tratta di un’operazione artificiale e non incisiva, perché ormai l’uso del gaelico sta scomparendo nelle famiglie e i ragazzi non ne colgono la motivazione. Credo suoni un po’ come se da noi imponessero agli studenti lo studio dei dialetti locali.
I metodi osservati
Ho visto mettere in pratica l’ IBPL (Inquiry Based Problem learning) e il metodo JIG SAW (un particolare modello di metodo cooperativo teorizzato negli anni '70 del Novecento per combattere la conflittualità da Elliot Arenson), o l’HARKNESS DISCUSSION o TABLE (una particolare forma di tavolo di discussione volto a incoraggiare il pensiero critico). Ho in ogni caso potuto notare che lo spirito innovativo e di sperimentazione non coinvolge tutti i docenti della scuola e che l’applicazione del metodo cooperativo trova diverse declinazioni a seconda delle discipline. La lezioni di lingua inglese, per esempio, si sono sempre avvalse del lavoro di gruppo secondo la distribuzione dei ruoli contrassegnati da differenti colori nella postazione occupata da 4 studenti.. Il collega mi ha spiegato che i principi ispiratori del suo metodo di insegnamento sono contenuti nel volume Magenta principles di Mike Hughes.
Considerazioni finali
L’esperienza ha lasciato in me una traccia profonda. Il ricordo delle due settimane è segnato dagli speciali incontri umani e dalla singolarità dei luoghi in cui mi sono trovata. Sul piano professionale si è rafforzata però la convinzione che il coinvolgimento degli studenti debba essere il più attivo possibile. “School is school and students are students”, amava ripetermi David Doherty come un mantra, quando mi vedeva sorridere nel ritrovare gli stessi problemi e le stesse difficoltà che mi ero lasciata alle spalle. Forse aveva ragione: la scuola e gli studenti in fondo sono gli stessi a tutte le latitudini…mi piace pensare che possano esserlo anche le soluzioni. Devo ringraziare i colleghi del Coláiste na Carraige per avermene suggerite alcune preziose.
(articolo della prof.ssa G. Carpani)